Provincia pedologica 1

Piana di Sibari

TERRAZZI ANTICHI, CONOIDI ED ALLUVIONI RECENTI DELLA PIANA DI SIBARI, CON SUBSTRATO COSTITUITO DA SEDIMENTI PLEISTOCENICI ED OLOCENICI A GRANULOMETRIA VARIA. USO DEL SUOLO PREVALENTE: FRUTTETO - SEMINATIVO IRRIGUO

 

Geografia e geomorfologia

 

        Si estende da Capo Spulico a Calopezzati Marina (CS), lungo il versante ionico della Calabria, abbracciando circa 68 km di costa.

      In direzione Est-Ovest la sua ampiezza raggiunge i 28 km in corrispondenza della Piana di Cammarata. E' circondata da un anfiteatro montuoso, costituito dalle rocce calcareo-dolomitiche mesozoiche e dai terreni flyschoidi mesozoicoterziari del Gruppo Montuoso del Pollino a Nord, dalle rocce cristalline e metamorfiche del Paleozoico del Massiccio della Sila a Sud e dai depositi pliopleistocenici marini e continentali, argilloso-sabbiosi e conglomeratici dell'area di Cassano allo Ionio-Castrovillari.

 

       Comprende la depressione tettonica del Basso Crati, facente parte di un sistema di fosse postorogene rispetto alla formazione dell'edificio a falde calabrolucano.La geometria del Basso Crati è stata fortemente controllata dalla presenza di discontinuità tettoniche, tra cui la più importante è senza dubbio la Linea del Pollino, costituita da un sistema di faglie di età suprapliocenica-mediopleistocenica.

       Nel complesso quadro evolutivo che ha condotto alla formazione della Piana di Sibari rivestono un ruolo di fondamentale importanza le oscillazioni eustatiche del livello marino. In particolare, la fine del Tirreniano è stata caratterizzata da una regressione marina che ha portato il livello del mare in corrispondenza dell'isobata dei 100 m. Un abbassamento così cospicuo e repentino del livello del mare ha comportato l'inizio di un'intensissima fase di erosione all'interno dei bacini idrografici e il conseguente apporto di detriti fluviali verso il mare. Nella successiva fase di ingressione marina (trasgressione flandriana) gli apporti solidi dei fiumi sono stati depositati sempre in prossimità dell'attuale linea di costa, andando a colmare le paleovalli in  precedenza profondamente incise. A causa della subsidenza relativa (innalzamento positivo del livello del mare tuttora in atto) si sono create le condizioni favorevoli alla formazione delle lagune costiere.

 

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