Sottosistema 2.2 |
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Geomorfologia e distribuzione spaziale
L'unità estesa 2100 ha è costituita da 4 delineazioni. Comprende i tratti di pianura alluvionale, paralleli alla linea di costa e a ridosso dell'unità 2.1, dove sono ancora riconoscibili tracce di linee concentriche di cordoni sabbiosi litoranei emersi in seguito al sollevamento verificatosi nel Quaternario e nell'Attuale. Il substrato è costituito da sedimenti moderatamente grossolani.
Uso del suolo: seminativo, agrumeto Capacità d’uso: IIs - IVs Suoli: Associazione di SPI 1 - RAN 1 - TUO 1 Pedogenesi ed aspetti applicativi I suoli SPI 1 sono localizzati prevalentemente nella parte centrale dell'unità formata dai depositi recenti dei torrenti Bagni, Spilinga, Zinnavò, Randace e Angitola. Si tratta di suoli da moderatamente profondi a profondi la cui successione di orizzonti evidenzia processi pedogenetici non particolarmente espressi (Fluventic Haploxerepts). La tessitura franca nell'orizzonte superficiale e franco-limosa negli orizzonti sottostanti, associata ad una struttura costituita da elementi poliedrici subangolari medi sufficientemente stabili, garantisce un ambiente fisico non limitante per lo sviluppo radicale. Il contenuto in scheletro lungo tutto il profilo è scarso (1-5%), tranne che nell'orizzonte Cg dove raggiunge valori medi del 20% circa. |
Complessivamente sono suoli con una buona capacità per l'aria. Il pH varia da neutro ad alcalino ed il contenuto in calcare totale rientra nei valori normali (2%). La riserva idrica è elevata. Nell'unità 2.2 è presente anche la sottounità tipologica RAN 1 (Fluventic Eutrudepts) che rappresenta le alluvioni del tratto terminale dei corsi d'acqua, costituite da materiali più fini, depositati in corrispondenza dei relitti di duna. I suoli RAN 1 differiscono da quelli precedentemente descritti (SPI 1) per la tessitura franco-limosa lungo tutto il profilo fino alla profondità di 90 cm circa (limo 70%) e per la presenza, già a 70 cm, di screziature di colore bruno-rossastro scuro (5YR3/4) e di patine di FeMn che sono indice di periodiche oscillazioni della falda con conseguenti temporanee condizioni di anaerobiosi nel suolo. Possiedono una riserva idrica molto elevata. La capacità di scambio cationico è elevata ed i siti di scambio del complesso colloidale sono saturati per il 75% da ioni calcio. Il contenuto in sostanza organica è basso e decresce irregolarmente lungo tutto il profilo. Non sono calcarei ed hanno pH neutro. Localmente si possono riscontrare valori di conducibilità elettrica elevata con una percentuale di sodio scambiabile (ESP) che raggiunge anche il 10%. Tali valori sono limitanti per numerose specie fruttifere. Nell’unità si rinvengono anche i suoli TUO 1 già descritti nell’unità precedente alla quale si rimanda.
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