L' AMBIENTE |
Il clima |
La zona di crinale che corre in direzione Nord-Sud nel centro della regione presenta piogge frequenti ed intense, con totali annui che superano spesso i 2000 mm. Tale abbondanza di precipitazioni è spiegata, in parte, dal fatto che la sommità dei rilievi risente delle perturbazioni sia tirreniche che ioniche, ma anche da fenomeni di brezza. Le brezze si innescano frequentemente in condizioni di atmosfera stabile; esse, alimentate dal notevole gradiente termico generato dalle strutture montuose a ridosso della costa, spesso causano piccole precipitazioni in quota che contribuiscono, talvolta in maniera sostanziale, a totalizzare precipitazioni annue così abbondanti rispetto al clima tipicamente sub arido mediterraneo. Secondo la classificazione di Thornthwaite (1957), che suddivide i climi in base all'indice di umidità globale, alla sua variazione stagionale, all'efficienza termica annuale e alla sua concentrazione nei mesi estivi, ed utilizzando come base geografica le 18 Provincie pedologiche, per come di seguito definite, il territorio regionale, può essere suddiviso in 10 zone, considerando uno ST di 150 mm (fig.1). II sistema climatico di Thornthwaite però non tiene conto ne di eventuali apporti idrici da falda superficiale, che nelle zone di pianura possono assumere un valore considerevole, nè dell'umidità relativa dell'area, che può ridurre i valori dell' ET P. Nelle fig. 2, 3 e 4 sono rappresentate rispettivamente: la distribuzione regionale dell'indice d'umidità globale; la distribuzione delle variazione stagionali in funzione degli indici di aridità e umidità; la distribuzione delle varietà climatiche in funzione dell'efficienza termica. |
Fig.1 Suddivisione climatica secondo C.W.Thornthwaite per St=150 mm
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