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Comprende gran parte dei rilievi montuosi della Sila, delle Serre e dell'Aspromonte e costituisce l'ossatura dell'Arco Calabro-Peloritano che, a Sud della linea tettonica di Sangineto, abbandona il dominio appenninico calcareo. La zona meridionale della Provincia pedologica è occupata dai rilievi montuosi dell'Aspromonte a substrato metamorfico, con locali intrusioni granitiche. Le ultime propaggini, sul lato ionico, si localizzano in corrispondenza dei piccoli centri abitati di Platì, San Luca, Antonimina, Agnana Calabra e Mammola. Lungo lo stesso versante, nei pressi di Africo, è ancora possibile osservare dei piccoli affioramenti di arenarie mioceniche. L'estremo margine meridionale ricade nel territorio comunale di Palizzi, mentre ad ovest il basamento paleozoico giunge fino al mare, in corrispondenza del promontorio di S. Elia. In corrispondenza dell'allineamento Mammola-Cittanova, il blocco metamorfico viene gradualmente sostituito da quello igneo, corrispondente ai rilievi montuosi delle Serre, fino alle aree prossime alla Piana di S. Eufemia. La Provincia pedologica riprende in corrispondenza della Sila catanzarese a basamento metamorfico, con serpentiniti diffuse lungo l'allineamento Gimigliano-M. Reventino, mentre sul versante ionico, da Cropani fino al piccolo centro abitato di Savelli, prevalgono le rocce acide intrusive. Si tratta di rocce granitiche ricche in biotite, fortemente alterate, che in superficie si presentano sotto forma di un sabbione molto permeabile. Proseguendo verso nord, il basamento cristallino affiora con continuità lungo tutta la Valle del Savuto, da San Mango d'Aquino a Piano Lago, nella Presila cosentina ed in Sila Greca. |
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