L'area mostra una grande varietà di paesaggi: dorsali dai culmini dolci e arrotondati e vette acutissime, gole incassate e valli ampie.

       Le litologie calcaree danno luogo a frequenti fenomeni carsici (doline, inghiottitoi, grotte e pertugi) ed a spettacolari forme di erosione che si manifestano con canyon (Lao,Vaccata, Serravecchia, Argentino), guglie, pinnacoli di roccia, pareti strapiombanti, dirupi, pietraie.

       L'idrografia superficiale fa capo al fiume Lao che, tra gli abitati di Laino e Papasidero, scorre sul fondo di un vero e proprio canyon: lisce e levigatissime pareti di calcare scendono perpendicolarmente sulle rive del fiume; macigni di ogni dimensione ingombrano l'alveo dando vita a pozze profonde e cascatelle.

       Il torrente Argentino, tributario del Lao, scorre lungo valloni scoscesi, canaloni, pietraie e costoni che scendono a formare strette anse e gomiti improvvisi nel suo corso.

       Il torrente Rosa, situato più a sud, è caratterizzato da un letto molto permeabile, mentre più a settentrione il torrente Vaccuta scorre in una delle più strette ed inaccessibili forre dell'intero Massiccio assieme al torrente Serravecchia che ne

costituisce il ramo di destra, mentre il ramo di sinistra è occupato dal torrente Chiusera.

     

 

      La Valle del Mercure è la più occidentale del Massiccio; in essa confluisce la Valle del Battendiero, che nasce a Campo Tenese. Dalla confluenza col Battendiero presso Laino, il Mercure cambia nome in Lao e si apre la strada verso il Tirreno in una profonda gola.

 

 

 

 

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