Regione pedologica (Soil Region) 61.1
PROVINCIA PEDOLOGICA 18 PIANURA COSTIERA E ZONA PEDEMONTANA DELL’ALTO VERSANTE IONICO |
AMBIENTE COLLINARE DELL'ALTO VERSANTE IONICO A QUOTE < 300 M S.L.M., SUBSTRATO COSTITUITO DA FORMAZIONI FLYSCHOIDI ARENACEO-PELITICHE. USO DEL SUOLO PREVALENTE: SEMINATIVO NON IRRIGUO - AREE CON VEGETAZIONE RADA |
Geografia e geomorfologia |
E' localizzata al margine nord-orientale della penisola calabra, estendendosi per circa 32 km in direzione Nord-Sud e per circa 10 km in direzione Est-Ovest lungo il confine calabro-lucano; a sud giunge fino al centro abitato di Villapiana. Il torrente Ferro divide in due la Provincia pedologica all'altezza del promontorio di Capo Spulico.
Il paesaggio è per lo più collinare, con rilievi al di sotto dei 300 m di quota separati dal mare da un'esigua fascia costiera che si allunga in direzione longitudinale. Il substrato è costituito da litologie mioceniche e plioceniche con copertura quaternaria; in particolare si individua: Il Miocene argilloso e arenaceo I terreni di età miocenica sono tutti di tipo flyschoide ed hanno la caratteristica comune di variare lateralmente di facies in breve spazio e di presentare locali sviluppi lenticolari di differenti tipi litologici. L'area in questione è suddivisibile in almeno due tipi fondamentali: il più basso è prevalentemente argilloso-calcareo, mentre il più giovane è arenaceomarnoso. Quest'ultimo si rinviene lungo la linea di costa ed è composto da alternanze regolari di arenarie grigie, dure, spesso gradate, da marne verdi, da argille plastiche spesso siltose, da brecciole e da qualche bancone di calcilutite rosata o giallo-verdina. La facies più antica è di tipo argilloso costituito da argille grigie, rosse e verdi alternate a calcari, a calcareniti gradate, a calcilutiti biancastre, giallastre e rosate. Il Pliocene sabbioso e argilloso Il Calabriano affiora nei dintorni di Rocca Imperiale fino al confine calabro-lucano ed è costituito da argille grigio-azzurre, siltose, compatte e stratificate con lenti di sabbie che possono assumere grande consistenza come passaggio laterale di facies. I sedimenti fini in condizioni umide possono assumere un comportamento plastico, dando luogo a scorrimenti superficiali. I depositi sabbiosi sono in chiusura nel ciclo pliocenico-calabriano e sono costituiti da sabbie giallastre, più o meno argillose scarsamente cementate, con accenni di stratificazione in banchi. Frequenti i letti arenacei o ciottolosi specialmente nella parte alta del complesso. |
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Depositi del Quaternario E' una formazione trasgressiva sul Calabriano: è composta per lo più da conglomerati con ciottoli più o meno cementati, con frequenti sabbie e sabbie ciottolose in lenti. Verso la costa si notano intercalazioni argilloso-sabbiose che sfumano verso l'alto ed il basso a sabbie con ciottoli. La morfologia della Provincia pedologica risulta abbastanza accidentata a causa dell'instabilità del flysch miocenico che risulta sempre in frana. Le litologie mioceniche danno luogo a versanti moderatamente acclivi interessati da frequenti movimenti di massa che si instaurano al contatto tra i sedimenti argillosi e quelli calcarei che fungono da piano di scivolamento. I versanti pliocenici argillosi sono invece caratterizzati da processi di erosione idrica diffusa e da forme calanchive il cui apice si interrompe al contatto con le litologie sabbiose sovrastanti. I depositi quaternari danno origine a piani quasi orizzontali (terrazzi), con pendenze verso il mare di pochi gradi. L'estensione degli affioramenti è limitata a causa dell'instabilità del sottostante flysch miocenico che, essendo sempre in frana, sconvolge la giacitura dei conglomerati sabbiosi. L'idrografia è caratterizzata da corsi d'acqua che in prossimità della linea di costa si tipicizzano in fiumare dall'ampio letto costituito da ghiaie, ciottoli e massi arrotondati le cui acque, nei periodi estivi, a causa dell'elevata permeabilità del materasso alluvionale, presentano un deflusso in subalvea. I più importanti, procedendo da Nord a Sud, sono: il torrente Canna, il torrente Ferro, che sfocia in corrispondenza del promontorio di Capo Spulico, il torrente Avena e il torrente Pagliara.
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