I Suoli |
In questa Provincia pedologica la distribuzione spaziale delle differenti tipologie di suolo è molto complessa perché forti sono le variazioni del substrato di origine. Sui sedimenti fini si rinvengono due distinte situazioni: nelle zone a minor pendenza o di accumulo, i suoli sono caratterizzati da forte dinamismo strutturale (fessurazioni durante la stagione asciutta) e da accumulo di carbonati nell'orizzonte "B" (C alcixerert tipico), mentre nelle zone a maggiore pendenza, a causa del continuo ringiovanimento legato all'erosione superficiale, i suoli non differiscono particolarmente dal substrato dal quale si originano (Inceptisuoli). Si tratta di suoli profondi, privi di scheletro, molto calcarei, a reazione alcalina.Nella gran parte dei rilievi collinari caratterizzati da sedimenti a granulometria da media a grossolana, il processo pedogenetico maggior mente espresso è l'accumulo di carbonato di calcio in un orizzonte sottosuperficiale (Typic Calcixerept). La profondità ed il grado di espressione di tale orizzonte è funzione, oltre che delle variazioni granulometriche, dell'intensità dei fenomeni erosivi. A quest'ultimo processo, nonché all'uso storico del suolo, sono da attribuire anche le forti variazioni cromatiche che caratterizzano l'ambiente. Si alternano zone più erose dove predominano i colori bruno giallastri (2,5Y5/4), con aree in cui la maggior presenza di sostanza organica, intimamente unita alla frazione minerale, conferisce colori bruno scuri (10YR3/3). Nello stesso ambiente la presenza di intercalazioni costituite da sabbie e conglomerati non calcarei, corrispondenti a fasi deposizionali regressive, ha consentito l'evoluzione di suoli completamente diversi in cui il processo dominante è indirizzato verso la liberazione di ferro dai minerali primari, i cui prodotti di ossidazione e idratazione conferiscono colori bruno rossastri e rossi (rubefazione); anche i fenomeni di lisciviazione e rideposizione dell'argilla a volte sono riconoscibili, seppure non molto espressi. Nel complesso si tratta di suoli da profondi a molto profondi, a tessitura moderatamente grossolana, con scheletro comune.
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Sui rilievi collinari acclivi con substrato costituito da arenarie e conglomerati miocenici si rinvengono suoli poco evoluti ( Xerorthents o Xeropsamments), sottili, non calcarei, generalmente neutri.I terrazzi e le aree sommitali sub-pianeggianti su substrato sabbioso o conglomeratico non calcareo, che coronano molti dei rilievi collinari dell'area, hanno differenziato suoli caratterizzati da un grado di evoluzione piuttosto spinto, come dimostrano i colori rossi e l'evidenza di processi di lisciviazione e rideposizione dell'argilla. Sono molto profondi a tessitura da moderatamente fine a moderatamente grossolana, non calcarei, neutri o subacidi.
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