Sottosistema 1.4 |
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Geomorfologia e distribuzione spaziale Comprende la zona settentrionale della Piana di Sibari. Estesa complessivamente 5.900 ha, si snoda da Cassano sullo Ionio a Trebisacce in una fascia parallela alla linea di costa. Il substrato è costituito da sedimenti in prevalenza grossolani, di origine fluviale, ridistribuiti dal moto ondoso. La natura calcarea dei sedimenti è da ricondurre al bacino di alimentazione rappresentato dal massiccio del Pollino. Le quote variano da 0 a 8 m s.l.m.
Uso del suolo: seminativo e frutteto (in prevalenza agrumi). Gli oliveti si rinvengono nelle zone più interne dell'unità Capacità d’uso: IIs - IVs - IVs Suoli: Associazione di MEA 1, BRA 1, TAO 1 Pedogenesi ed aspetti applicativi Nei suoli MEA 1, da moderatamente profondi a molto profondi, la successione di orizzonti evidenzia processi pedogenetici non particolarmente espressi (Inceptisuoli). Sia il topsoil che il subsoil presentano un moderato grado di strutturazione, mentre la tessitura risulta da moderatamente grossolana a media (franco-sabbiosa, franco-limosa). I campioni analizzati non evidenziano grandi variazioni spaziali nei valori tessiturali. |
Dal punto di vista agronomico non presentano particolari limitazioni di tipo fisico. La profondità utile alle radici è elevata, così come il volume di suolo esplorabile. La capacità di ritenuta idrica è elevata ed il drenaggio interno da buono a mediocre. Non si evidenziano, infatti, figure morfologiche riconducibili ad idromorfia. La conducibilità idraulica è moderatamente alta con valori superiori a 0,35 cm/h. La lavorabilità è buona. Sono caratterizzati da una capacità di scambio cationico moderatamente bassa. Le caratteristiche fisiche di questi suoli determinano complessivamente un ambiente pedologico scarsamente protettivo rispetto al rischio di inquinamento degli acquiferi. Per ciò che riguarda gli aspetti chimici si tratta di suoli calcarei, a reazione alcalina e con basso contenuto in sali solubili. Nelle aree più prossime all'unità 1.7 è presente la tipologia pedologica BRA 1, caratterizzata da più alto contenuto in scheletro (famiglia tessiturale loamy skeletal). Tali aree sono legate ad una maggiore capacità di trasporto da parte di torrenti che, scendendo dal massiccio del Pollino, divagano nella pianura. Nelle zone più vicine all’attuale linea di costa, in corrispondenza di cordoni dunali più o meno evidenti, sono presenti suoli più grossolani con scheletro da scarso a comune, a tessitura uniformemente sabbiosa lungo tutto il profilo e a drenaggio rapido (TAO1 - Typic Xeropsamment).
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