Sottosistema 1.8 |
||||||||||||||||||||||||||||||||||
Geomorfologia e distribuzione spaziale L'unità corrisponde alle conoidi alluvionali dei torrenti Raganello, Sciarapotamo e Satanasso e di alcuni torrenti minori. Si tratta di una superficie che degrada, con leggera pendenza (1-3 %), dai retrostanti rilievi verso il livello base della Piana di Sibari. E' estesa complessivamente 2.100 ha ed è caratterizzata da substrato grossolano di natura dolomitica.
Uso del suolo: seminativo, oliveto, incolto Capacità d’uso: IIIs-limitazioni legate allo scheletro Suolo dominante: AMA 2 Pedogenesi ed aspetti applicativi Sono suoli a tessitura grossolana con contenuto in sabbia generalmente superiore al 60% mentre l'argilla oscilla fra il 10 ed il 20 %. L'elemento che più caratterizza i suoli dell'unità è rappresentato dallo scheletro presente in quantità elevata (15-30%) in tutti gli orizzonti. Sono moderatamente profondi, localmente sottili, con limitazioni all'approfondimento radicale dovute a livelli scheletrici (radicabilità inferiore al 30%). Anche il volume di suolo esplorabile è condizionato dalla rilevante presenza di scheletro. |
La permeabilità è alta (> di 3,5 cm/h) ed il contenuto di acqua disponibile è moderatamente basso. Il rischio di erosione è molto contenuto essendo trascurabile lo scorrimento di acqua sopra la superficie del suolo. Sono suoli a reazione subalcalina, scarsamente calcarei, con buoni contenuti in sostanza organica e bassa conducibilità elettrica. Le caratteristiche fisico-chimiche determinano, nel complesso, condizioni scarsamente protettive rispetto al rischio di inquinamento degli acquiferi sottostanti. Le colorazioni bruno forti (7,5 YR 4/3) che si riscontrano a volte nella frazione di terra fine sono da attribuire a fenomeni di intensa pedogenesi con forte alterazione biochimica, che si sono verificati nelle zone di origine del materiale stesso. Sulle pendici del retrostante massiccio del Pollino si rinvengono, infatti, suoli litici molto alterati negli orizzonti superficiali; a seguito di processi erosivi tali materiali vengono ridistribuiti nelle zone di deposizione. Nell'unità sono presenti ampi alvei attuali interessati periodicamente da eventi alluvionali e pertanto privi di copertura pedologica.
|