Sottosistema 10.7

Geomorfologia e distribuzione spaziale

     L'unità comprende i versanti a profilo rettilineo moderatamente acclivi il cui substrato è costituito da sabbie mioceniche di natura calcarea. E' estesa 1.700 ha e si rinviene nella zona Nord della Provincia pedologica.

Uso del suolo: oliveto e seminativo

Capacità d’uso: IIIes - limitazioni legate al rischio di erosione ed alla profondità

Suoli: Consociazione di MIO 1 (75%), POT 1 (25%)

Pedogenesi e aspetti applicativi

     I suoli MIO 1 si caratterizzano per un epipedon di colore bruno scuro di consistenza friabile, con elementi strutturali fini e medi di forma poliedrica. Queste caratteristiche associate ad un contenuto di carbonio organico maggiore dello 0.6%, configurano i requisiti dell'epipedon "mollico" diagnostico per la tassonomia. L'orizzonte sottosuperficiale è ben alterato e presenta una struttura ben espressa ed una buona porosità interconnessa. Sono suoli da moderatamente profondi a profondi con scheletro scarso di natura calcarea. La tessitura è generalmente franco argillosa in tutti gli orizzonti. Il drenaggio interno è condizionato favorevolmente dalla permeabilità del substrato miocenico presente a circa 1 metro di profondità.

     La velocità di infiltrazione è moderatamente bassa a causa del rigonfiamento dei minerali argillosi; pertanto, a seguito di piogge persistenti, il rischio di ruscellamento ed i conseguenti fenomeni erosivi, diventano consistenti. Una corretta regimazione delle acque, da una parte, e la riduzione del numero e della profondità delle lavorazioni, dall'altra, possono limitare il rischio di degradazione di questi suoli.

      I suoli MIO 1 sono molto calcarei, a reazione da subalcalina ad alcalina, con buona capacità di scambio cationico. Il contenuto in sostanza organica rientra nei valori medi di riferimento.

     Nell'unità è presente, consociata ai suoli MIO 1, la sottounità tipologica POT 1 che si caratterizza per la differenziazione di un orizzonte sottosuperficiale di accumulo dei carbonati (orizzonte calcico). Questo suolo, sostanzialmente simile a quello dominante nell'unità, si evolve nelle aree in cui la morfologia meno acclive ha reso possibile il processo di lisciviazione dei carbonati.