Sottosistema 13.5 |
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Geomorfologia e distribuzione spaziale Le quarantacinque delineazioni dell'unità cartografica, estese circa 41.300 ha, sono localizzate soprattutto a sud della stretta di Catanzaro, nella zona delle Serre. Un allineamento è presente anche lungo il margine sud-orientale della Sila Piccola ed in prossimità della Sila Greca. Piccole delineazioni costituiscono anche parte dell'ossatura del Monte Poro. Il substrato è caratterizzato da rocce acide intrusive per lo più granitiche e granodioritiche. Il granito è intruso da vene pegmatitiche a biotite e muscovite.
Uso del suolo: rimboschimento e macchia mediterranea Capacità d’uso: VIse / VIIse / VIII Suoli: Complesso di INA1 / FIR1 / roccia affiorante Pedogenesi ed aspetti applicativi Nella sottounità tipologica INA 1 l'orizzonte A poggia direttamente sulla roccia granitica oppure si ha l'interposizione di un orizzonte di transizione di tipo BC. Il processo pedogenetico dominante è l'accumulo di sostanza organica fino ad 1m dalla superficie, assicurata dalla costante presenza di copertura vegetale. Infatti la forte azione di rimboschimento svolta negli ultimi 40/50 anni ha incrementato la pedogenesi a discapito della morfogenesi. |
Le azioni antropiche che hanno riguardato buona parte del territorio della Provincia pedologica 13, sono state indirizzate da un lato al recupero dei versanti con copertura vegetale molto degradata e, dall'altro, a rimboschire superfici già destinate a cereali (segale) o a patata e che l'imponente fenomeno dell'emigrazione interna rendeva disponibili. Dal un punto di vista strettamente pedologico va evidenziato un netto cambiamento nell'indirizzo evolutivo dei suoli. Da situazioni di forte degrado con versanti in gran parte denudati, si è passati, nelle aree rimboschite, a situazioni molto più stabili in cui la presenza di un orizzonte superficiale arricchito in sostanza organica è l'elemento caratterizzante (Humic Dystroxerepts). Si tratta di suoli moderatamente profondi, con scheletro da comune a frequente, a tessitura moderatamente grossolana. Presentano bassa riserva idrica e drenaggio rapido. La reazione varia da acida a subacida. I suoli FIR 1 sono presenti nelle aree più degradate dell’unità, corrispondenti spesso alle delineazioni poste a quote meno rilevate. Si tratta di suoli poco evoluti (Xerorthents tipici) interessati da intensi fenomeni erosivi. Sono suoli da sottili a moderatamente profondi, con abbondanza di scheletro, a tessitura franco-sabbiosa. Presentano bassa capacità di scambio cationico e reazione acida. Il delicato equilibrio ambientale che consente a questi suoli di sostenere la fitocenosi tipica della macchia mediterranea, con prevalenza di specie arbustive, viene spesso compromesso dagli incendi che, distruggendo la copertura vegetale, portano in breve tempo al denudamento del substrato.
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