Sottosistema 13.7 |
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Geomorfologia e distribuzione spaziale L'unità cartografica estesa 11.200 ettari circa comprende undici delineazioni dislocate lungo il margine centro-meridionale delle Serre e lungo il perimetro settentrionale e sud-orientale del massiccio della Sila. Si tratta di piccole isole localizzate al margine con l'adiacente Provincia pedologica 12, nella quale l'energia del rilievo diviene preponderante e le forme sono più spigolose. I versanti presentano infatti pendenze superiori al 35% e l'intero territorio è ricoperto da una fitta vegetazione. Il substrato è costituito da rocce granitiche fortemente alterate.
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Uso del suolo: macchia mediterranea e rimboschimenti Capacità d’uso: VIIse / VIII Suoli: Complesso di VAT1 / FIR2 / roccia affiorante Pedogenesi ed aspetti applicativi Nei suoli VAT 1 il processo pedogenetico rilevante è rappresentato dall’accumulo di sostanza organica nell’orizzonte di superficie che porta alla differenziazione di un epipedon umbrico. Dal punto di vista tassonomico si collocano nel sottogruppo degli Humic Lithic Dystroxerepts della Soil Taxonomy e negli Umbriumic Leptosols del WRB. Si tratta di suoli molto sottili con scheletro comune, a tessitura grossolana. Presentano bassa riserva idrica e drenaggio rapido. La reazione varia da subacida ad acida. I suoli FIR 2, presenti nelle aree più degradate dell’unità, risultano scarsamente evoluti (Xerorthents tipici) e si evolvono, al pari dei suoli VAT 1, su sabbioni di alterazione della roccia granitica (alterite). Sono suoli da sottili a moderatamente profondi, con scheletro abbondante, a tessitura franco-sabbiosa e reazione acida. Anche in questo caso la riserva idrica è bassa ed il drenaggio rapido. Le due sottounità tipologiche (VAT 1 e FIR 2) sono espressione di un sistema ambientale fortemente vulnerabile in cui l’asportazione del soprassuolo (incendio, pascolo eccessivo, taglio) può innescare irreversibili fenomeni di degrado che portano i breve tempo al denudamento del substrato. |