Sottosistema 14.2 |
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Geomorfologia e distribuzione spaziale All'unità appartengono i versanti a profilo complesso, da moderatamente acclivi ad acclivi dei rilievi montuosi del massiccio del Pollino. Il substrato è costituito in prevalenza da scisti filladici e le diverse delineazioni che la costituiscono rappresentano delle "isole" di diversa natura, immerse nel complesso dei calcari dolomitici. Il paesaggio è facilmente riconoscibile per la più completa copertura vegetale e la minore presenza di aree denudate, rispetto al contesto dei versanti calcarei. L'estensione complessiva è di circa 4.300 ha distribuiti in 4 delineazioni.
Uso del suolo: bosco di latifoglie e conifere Capacità d’uso: VIse - limitazioni legate alla profondità del suolo e al clima Suoli: Associazione di TIG 1 - SCI 2 Pedogenesi ed aspetti applicativi L'orizzonte superficiale dei suoli TIG 1 presenta struttura granulare fortemente sviluppata, soffice, di colore bruno grigiastro scuro (2.5YR4/2), con elevato contenuto in sostanza organica. Lo scarso spessore ne determina la collocazione negli "Entisuoli" (suoli poco evoluti) con regime udico (Udorthents). |
Nella parte bassa dei versanti prevalgono, invece, i Dystrudepts tipici (SCI 2) caratterizzati dalla presenza di un orizzonte sottosuperficiale di alterazione. Nel primo caso l'epipedon poggia direttamente sul substrato di origine costituito da scisti filladici fratturati (Cr). Si tratta pertanto di suoli sottili con riserva idrica molto bassa. La distribuzione delle piogge durante l'anno garantisce, tuttavia, lo sviluppo di una rigogliosa vegetazione arborea ed arbustiva. La tessitura è franca e presentano elevata pietrosità superficiale. Sono molto permeabili e lo scorrimento superficiale delle acque meteoriche (run-off) è limitato alle precipitazioni particolarmente intense. Sono suoli privi di carbonati, a reazione subacida. Nel caso dei suoli SCI 2 il profilo presenta maggiore differenziazione ed il substrato pedogenetico si rinviene generalmente a profondità comprese tra 50 e 100 cm. Non differiscono le altre caratteristiche fisico-chimiche. Nel complesso i suoli dell’unità, pur presentando scarso interesse agricolo, svolgono un'importante funzione nella conservazione dell'ambiente naturale, oltre che, naturalmente, nella regolazione del ciclo idrologico aumentando i tempi di corrivazione. La principale causa di degrado è riconducibile all'asportazione della copertura vegetale per azione antropica.
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