Sottosistema 14.3 |
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Geomorfologia e distribuzione spaziale Appartengono all'unità i versanti a profilo rettilineo da moderatamente acclivi ad acclivi dei rilievi montuosi del Pollino, il cui substrato è costituito da formazioni calcareo dolomitiche. Sono inclusi nell'unità, inoltre, detriti di falda, posti alla base dei versanti e localmente cementati. L'ambiente si caratterizza per la presenza di estese aree prive di copertura vegetale. Quest'ultima si conserva, invece negli impluvi e nelle zone di accumulo (parte bassa di versante o altre aree in cui si verifica la rottura di pendenza). L'estensione complessiva è di 35.000 ha distribuiti in 16 delineazioni.
Uso del suolo: bosco di latifoglie e conifere Capacità d’uso: VIes - VIII Suoli: Complesso di UMO1 / roccia affiorante |
Pedogenesi e aspetti applicativi Nei suoli UMO1 l'orizzonte di superficie, di colore bruno grigiastro molto scuro (10YR3/2), con struttura grumosa fortemente sviluppata, poggia attraverso un orizzonte di transizione ricco di scheletro, sul substrato di origine più o meno fratturato. L'evoluzione di questi suoli è legata alla lenta dissoluzione della roccia calcarea, per azione dell'acido carbonico disciolto nelle acque e all'accumulo di residui insolubili. Il colore e le caratteristiche chimiche dipendono dalla interazione fra le argille più o meno ricche di ossidi e sesquiossidi di ferro ed alluminio e la sostanza organica umificata è stabilizzata dall'eccesso di ioni calcio. Trattandosi di ambienti acclivi molto spesso il materiale pedogenizzato si accumula per azione gravitativa nelle aree a minore pendenza o comunque più stabili per migliore copertura vegetale. Il processo di pedogenesi su questi substrati è particolarmente lento con la conseguenza che aree molto estese risultano prive di copertura pedologica. Dal punto di vista tassonomico si collocano nel "Grande Gruppo" degli Hapludoll litici (mollisuoli con regime di umidità udico e con contatto litico con la roccia madre entro 50 cm dalla superficie). Il complesso di scambio è saturato con cationi, in prevalenza calcio e magnesio, la reazione è neutra e risultano scarsamente calcarei nella frazione di terra fine. L'effervescenza all'HCl, a volte notevole, è da attribuire alla presenza di scheletro di natura calcarea. Il comportamento idrologico è influenzato dalla caratteristiche del substrato che, essendo spesso fratturato, facilita la circolazione endoreica delle acque meteoriche. L'estesa presenza di roccia affiorante è indice della estrema vulnerabilità di questi pedoambienti in cui i processi di morfogenesi prevalgono, spesso su quelli di pedogenesi. |