Provincia Pedologica 15

Sistema Pedologico 15A

 

Sottosistema 15.1

Geomorfologia e distribuzione spaziale

     L'unità cartografica corrisponde in gran parte ad un antico bacino di sedimentazione lacustre e comprende aree subpianeggianti terrazzate, profondamente incise dall'idrografia superficiale. Sui versanti prevalgono conglomerati con elementi arrotondati, molto grandi, di natura calcarea e metamorfica, mentre sulle antiche superfici terrazzate prevalgono ricoprimenti fini. Nell’unità sono incluse inoltre alluvioni interne di limitata estensione. Comprende 2 delineazioni estese complessivamente 3.700 ha circa.

Uso del suolo: seminativo e macchia mediterranea

Capacità d'uso: IVs / IIs / IVs

Suoli: Complesso di MOR 1/ ORM 1/ INO 1

Pedogenesi ed aspetti applicativi

     La distribuzione spaziale delle tre sottounità tipologiche è funzione delle caratteristiche del parent material, oltre che della morfologia locale.

     Nelle parti convesse e meno conservate delle antiche superfici terrazzate si rinvengono i suoli MOR 1, mentre i suoli ORM 1 prevalgono nelle parti più stabili dello stesso ambiente. Nel primo caso si tratta di suoli in cui l'orizzonte di superficie, a tessitura franco argillosa limosa, ben strutturato poggia direttamente sul materiale di origine (Cr). Sono quindi suoli molto sottili, ricchi di scheletro, da neutri a debolmente alcalini, scarsamente calcarei (Typic Udorthents).

     I suoli ORM 1, al contrario, risultano molto evoluti e si caratterizzano per il processo di lisciviazione dell'argilla che porta alla differenziazione di un orizzonte di accumulo della stessa (Bt) ben espresso.

     Tassonomicamente si collocano negli Alfisuoli con regime di umidità "udico" (sufficiente disponibilità di acqua durante il ciclo vegetativo). Sono suoli da profondi a molto profondi, a tessitura fine, fortemente strutturati in tutti gli orizzonti. Presentano una buona capacità per l'aria ed un elevato volume di suolo esplorabile dalle radici. Non sono calcarei e la reazione è generalmente neutra. Il contenuto in sostanza organica è particolarmente elevato.

     I suoli INO 1, infine si evolvono sui conglomerati che affiorano in prossimità delle profonde incisioni che interessano l'unità. Sono scarsamente evoluti (Entisuoli) con l'orizzonte di superficie che poggia direttamente sul substrato, costituito da materiale molto grossolano di natura calcarea o metamorfica. Sono suoli molto sottili, con scheletro abbondante, a tessitura media. I carbonati sono stati completamente allontananati dall'orizzonte di superficie, ma si rinvengono in profondità. La bassa riserva idrica che li caratterizza è compensata, in larga misura, dalla distribuzione delle piogge che garantisce buone condizioni di umidità durante lo sviluppo vegetativo. I contenuti relativamente alti di sostanza organica testimoniano, infatti, la buona copertura vegetale.

     Trattandosi di suoli molto sottili in ambiente acclive risultano particolarmente vulnerabili ai rischi di erosione che conseguono generalmente all'asportazione della copertura vegetale per incendio o per altre cause antropiche. Questi suoli, pur presentando scarso interesse agricolo, risultano fondamentali per la funzione naturalistica che svolgono sostenendo una interessante vegetazione arborea ed arbustiva.

     Infine, nelle aree alluvionali recenti sono presenti suoli scarsamente evoluti a tessitura grossolana, da moderatamente profondi a profondi, con frequente presenza di un orizzonte sottosuperficiale ricco di scheletro. Questi suoli, che afferiscono al "grande gruppo" degli Udifluvents della Soil Taxonomy nmon sono riportati in legenda per la limitata estensione.