Sottosistema 15.4 |
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Geomorfologia e distribuzione spaziale Si tratta di versanti acclivi a profilo rettilineo il cui substrato è costituito da scisti filladici. L'unità cartografica si estende per circa 4.700 ha distribuiti in 6 delineazioni. Il paesaggio si caratterizza per la buona copertura vegetale, arborea ed arbustiva, che svolge una efficace azione protettiva nei confronti del rischio idrogeologico.
Uso del suolo: bosco di latifoglie Capacità d'uso: VIs - limitazioni legate alla profondità |
Pedogenesi ed aspetti applicativi I suoli SCI 2 si rinvengono nelle zone più stabili dell'unità e presentano un orizzonte sottosuperficiale pedogenizzato (orizzonte cambico) che poggia a 60 cm di profondità sul substrato in via di alterazione. Si tratta per la tassonomia di Inceptisuoli cioè di suoli non particolarmente evoluti. Gli orizzonti superficiali risultano ben strutturati, a tessitura tendenzialmente grossolana, porosi, con scheletro comune. Sono ben drenati e presentano una velocità di infiltrazione moderatamente alta che limita lo scorrimento superficiale dell'acqua meteorica. L'assenza di carbonati e la reazione acida caratterizzano questi suoli dal punto di vista chimico. I suoli TIG 1 si evolvono sullo stesso substrato dei suoli SCI 2, ma in ambiente più acclive. Si tratta, in questo caso, di suoli sottili in cui l'orizzonte di superficie poggia direttamente sulla roccia parzialmente alterata. Dal punto di vista tassonomico appartengono all'ordine degli "Entisuoli" della Soil Taxonomy (suoli poco evoluti). Anche in questo caso il regime di umidità "udico" (buona distribuzione delle piogge durante il ciclo vegetativo) compensa, in larga misura, la bassa capacità di ritenuta idrica che li caratterizza. La tessitura è moderatamente grossolana, sono privi di carbonati, a reazione subacida. |