Sottosistema 17.6 |
||
Geomorfologia e distribuzione spaziale Rappresenta l'unità cartografica più estesa con i suoi 21000 ettari circa e comprende sette delineazioni. Quella maggiormente estesa si rinviene nei territori comunali di Albidona e Castroregio ed è costituita da litologie arenaceo-marnose attribuibili al Miocene inferiore-medio. Si tratta del complesso torbiditico (Flysch di Albidona) il cui spessore ha una potenza di 1500 metri con una ripetizione di strati calcarenitici nella parte bassa, mentre la parte alta è ricca di grossi banchi marnosi ed argillosi che danno un risalto morfologico, con addolcimento delle forme.
|
Uso del suolo: pascolo Capacità d’uso: VIse - limitazioni legate alla profondità ed al rischio di erosione Suoli: Associazione di MIN 2 - RET 2 Pedogenesi ed aspetti applicativi I suoli mostrano caratteristiche analoghe a quelle dei suoli dell'unità 17.4, ma se ne differenziano per l'ambiente. I versanti sono più acclivi e i fenomeni erosivi possono far perdere una notevole quantità di materiale pedogenizzato riducendo il potenziale produttivo di questi suoli con danni irreversibili. In questo caso predominano pedotipi con l'orizzonte A assottigliato che poggia direttamente sul substrato o su un orizzonte poco evoluto (RET 2). Caratteristici dell’unità sono i fenomeni gravitativi di massa che coinvolgono ingenti aliquote di materiale che si accumula alla base dei versanti. La causa scatenante è l'acqua, unitamente alla scarsa tenacità dei litotipi e alle vicissitudini tettoniche subite. Infatti le unità flyshoidi risultano generalmente interessate da deformazioni e sistemi fessurativi, tutto ciò comporta la loro predisposizione ai dissesti franosi, prevalentemente per scorrimenti traslazionali; l'acqua che riesce ad infiltrarsi, scivola sui piani di strato che fungono da piani di scivolamento naturale innescando frane superficiali. |