Provincia Pedologica 18

Sistema Pedologico 18A

 

Sottosistema 18.2

Geomorfologia e distribuzione spaziale

     All'unità cartografica, estesa circa 1170 ettari, appartengono quattro delineazioni. E’ caratterizzata da ampie superfici terrazzate poste a quote comprese tra 50 e 100 m s.l.m. (Piano Saliva, le Cesine, Piano di Menzinare, Piano di Commaroso). Si tratta di due ordini di terrazzi o forse tre, successivamente incisi dai vari corsi d'acqua e costantemente soggetti a processi erosivi durante il periodo regressivo. Gli affioramenti sono inoltre molto frazionati a causa dell'instabilità del sottostante flysch miocenico, che essendo sempre in frana, sconvolge la giacitura dei sedimenti.

     Il substrato è costituito da sabbie grossolane e conglomerati poligenici poco cementati, con ciottoli eterometrici.

Uso del suolo: seminativo e oliveto

Capacità d’uso: IIs - limitazioni legate alla profondità

Suolo dominante: AME1

Pedogenesi ed aspetti applicativi

     I colori rossi di questi suoli indicano un intenso processo di rubefazione. Tale fenomeno è tipico delle aree in cui i fattori della pedogenesi hanno agito per un periodo abbastanza lungo; in tali suoli il ferro liberato dall’alterazione dei minerali primari conferisce al suolo colorazioni rosse.

    Il profilo si caratterizza per la presenza di un orizzonte di alterazione (orizzonte cambico) che presenta buona struttura e buone condizioni di stabilità per gli apparati radicali (Typic Haploxerepts).

    La tessitura è franco sabbiosa, localmente franco argilloso sabbiosa o franco argillosa, con scarso contenuto in scheletro. La porosità interconnessa assicura un buon drenaggio ed una elevata riserva idrica.

      La lisciviazione dei carbonati è un processo attualmente attivo e spesso si rinvengono, negli orizzonti profondi, concrezioni soffici di carbonato di calcio. Nelle zone morfologicamente più stabili la decarbonatazione è più spinta con allontanamento completo dei carbonati dagli orizzonti superficiali.

      La reazione alcalina di questi suoli non favorisce il processo di lisciviazione dell’argilla, generalmente associato ai fenomeni di rubefazione.

     Sono suoli mediamente dotati di sostanza organica e la frazione colloidale garantisce una buona capacità di scambio cationico.