Sottosistema 18.3 |
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Geomorfologia e distribuzione spaziale Le delineazioni, sei in totale, si estendono per circa 6.600 ettari, scendendo in taluni casi fino alla linea di costa. Si tratta dell'unità cartografica più estesa dell'intera Provincia pedologica riconoscibile per la morfologia dolce. Si estende ininterrottamente dall'estremo margine settentrionale della penisola calabra, fino al torrente Avena. La formazione è principalmente argillosa, anche se la parte alta del complesso torbiditico è decisamente calcarenitico-arenaceo.
Uso del suolo: seminativo e oliveto Capacità d’uso: IVsew - limitazioni legate alla profondità, al rischio di erosione e al drenaggio |
Pedogenesi ed aspetti applicativi I suoli GIO 1 sono moderatamente evoluti, con struttura ben sviluppata esclusivamente negli aggregati di superficie. Si tratta infatti di "Inceptisuoli", con caratteristiche tali da rientrare nel sottogruppo degli "Endoaquepts", cioè suoli in cui già a pochi cm dalla superficie permangono condizioni riducenti legate alla limitata porosità interconnessa e quindi alla scarsa veicolazione dell’ossigeno. La tessitura sia dell'orizzonte superficiale che degli orizzonti profondi è quasi sempre franco-limosa e lo spessore del suolo è generalmente moderato. Il drenaggio interno risulta particolarmente lento così come la velocità di infiltrazione dell'acqua. Presentano una elevata capacità di ritenuta idrica Da un punto di vista chimico sono suoli molto calcarei, a reazione alcalina e con una buona capacità di scambio cationico. I suoli RAT 1 si differenziano da quelli appena descritti, oltre che per il minore grado di evoluzione pedogenetica (Entisuoli per la Soil Taxonomy), per il maggiore contenuto in limo (famiglia tessiturale fine silty). Anche in questo caso si tratta di suoli da sottili a moderatamente profondi, a tessitura media, con scheletro scarso. Il drenaggio è lento e presentano moderata riserva idrica. Sono molto calcarei, a reazione alcalina. |