Sottosistema 2.3 |
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Geomorfologia e distribuzione spaziale
L'unità 2.3 interessa 3 delineazioni per complessivi 2200 ha. Comprende le aree costituite dai depositi alluvionali recenti dei fiumi Angitola, Amato e Savuto. All'inizio del secolo l'area, in particolare lungo il corso del fiume Amato, è stata sottoposta a radicali interventi di bonifica con la regimazione dei corsi d'acqua.
Uso del suolo: agrumeto, ortaggi Capacità d’uso: IIs - IIIsw Suoli: Associazione di AMA 1 - ANG 1 Pedogenesi ed aspetti applicativi I suoli AMA 1 (Typic Haploxerepts), localizzati prevalentemente nella piana alluvionale del fiume Amato, sono caratterizzati da una successione di orizzonti a diversa granulometria. Tale successione di orizzonti è testimonianza diretta della differente energia di deposizione dei fiumi durante le esondazioni che si sono verificate negli anni. La tessitura franco-sabbiosa dell'orizzonte superficiale e quella grossolana degli orizzonti profondi garantiscono una buona capacità per l'aria e buone condizioni di drenaggio. Tuttavia, in alcuni periodi dell'anno, in occasione di abbondanti precipitazioni si può verificare la risalita della falda a circa 1 metro di profondità, la cui breve persistenza, comunque, non crea alcun problema alle colture. La riserva idrica utile dei suoli AMA 1 è moderata. Il contenuto in sostanza organica è al di sotto dei valori medi di riferimento ed il grado di umificazione è molto basso. I carbonati sono sempre presenti in quantità modeste e non limitano la scelta delle colture. Il pH varia da subalcalino ad alcalino. Per le caratteristiche fisiche la sottounità tipologica AMA 1 è considerata scarsamente protettiva rispetto al rischio di inquinamento delle acque. |
Oltre ai suoli AMA 1, nell'unità sono presenti anche i suoli ANG 1 (Chromic Hapluderts) che rappresentano le alluvioni costituite dai sedimenti più fini. La tessitura franco-limosa-argillosa negli orizzonti superficiali e franco-limosa in profondità riduce notevolmente la macroporosità di questi suoli e la profondità utile alle radici. Il drenaggio lento determina temporanee condizioni di anaerobiosi negli orizzonti profondi, oltre i 55 cm, come evidenziato dalla presenza di pellicole di FeMn e dalle abbondanti screziature di colore rosso. La formazione di fessure durante la stagione asciutta, che si spingono fino a 40 cm di profondità, è legata alla presenza di argille a reticolo espandibile (smectiti) e costituisce un fattore limitante nella scelta delle colture arboree per gli eventuali danni che ne potrebbero derivare agli apparati radicali. Le lavorazioni superficiali risultano in questi casi di grande utilità, sia perché limitano il grado di espressione delle fessure, sia perché interrompono la continuità delle stesse con l'atmosfera riducendo le perdite di acqua. Il contenuto in sostanza organica è medio (1,9%) e si mantiene costante in profondità per via dei fenomeni vertici che comportano l'omogeneizzazione del profilo. Il calcare attivo si mantiene entro limiti non preoccupanti negli orizzonti superficiali, aumenta in profondità dove la presenza di concrezioni soffici di CaCO3 rappresenta un problema per le specie particolarmente sensibili. I suoli ANG 1 presentano una buona fertilità chimica per effetto della buona capacità di trattenere e scambiare gli elementi nutritivi. Le caratteristiche fisico-chimiche dei suoli ANG 1 garantiscono una buona capacità protettiva nei confronti degli agenti inquinanti idrosolubili, che diminuisce però nel periodo asciutto in conseguenza dell'apertura delle fessure.
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