Sottosistema 2.6 |
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Geomorfologia e distribuzione spaziale L'unità comprende le conoidi recenti costituite da sedimenti grossolani olocenici che ricoprono quelle antiche. I bacini che alimentano i torrenti presenti nell'unità sono caratterizzati da forti pendenze, da rocce a scarsa permeabilità, da un tempo di corrivazione di appena 2 ore. In passato, in occasione di eventi piovosi particolarmente intensi, i corsi d'acqua dell'area hanno trascinato ingenti quantità di detriti che si sono depositati a valle, in corrispondenza dello sbocco sulla pianura alluvionale, a causa delle brusche variazioni di pendenza. L'unità è costituita da 7 delineazioni estese complessivamente 3500 ha.
Uso del suolo: oliveto, vigneto e seminativo Capacità d’uso: IVs - limitazioni legate alla tessitura ed allo scheletro Suolo dominante: SSK 1 Pedogenesi ed aspetti applicativi I suoli SSK 1, a profilo Ap-C, sono moderatamente profondi a causa dell'elevato contenuto in scheletro presente lungo tutto il profilo. |
Si passa da valori del 50% circa dell'orizzonte Ap a valori del 70% negli orizzonti C; ne consegue una riduzione del volume di suolo esplorabile dalle radici, che infatti si localizzano esclusivamente nell’epipedon. La pietrosità superficiale molto abbondante e lo scheletro, di dimensioni variabili da 0,5 a 25 cm, comportano gravi problemi alle lavorazioni meccaniche tanto da subordinare, in alcuni casi, la messa a coltura allo spietramento. La tessitura dei suoli SSK 1 è franco-sabbiosa e consente il facile sgrondo delle acque facilitando il dilavamento degli elementi nutritivi. Il pH varia da neutro a subalcalino. Il contenuto in calcare totale del 2-3% circa, aumenta con la profondità fino a raggiungere localmente anche valori del 7%. Le caratteristiche nutrizionali dei suoli SSK 1 non sono soddisfacenti per la bassa capacità di scambio cationico, dovuta allo scarso contenuto del suolo in sostanze colloidali.
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