Provincia Pedologica 4

Sistema Pedologico 4A

 

Sottosistema 4.1

Geomorfologia e distribuzione spaziale

       L'unità comprende la pianura costiera caratterizzata da sedimenti tendenzialmente grossolani di origine fluviale e marina interdigitati. E' estesa complessivamente 16.700 ha distribuiti in 13 delineazioni.

Uso del suolo: frutteto e vigneto

Capacità d’uso: I - IIIs - IVs

Suoli: Associazione di DIF 1 - LIP 1 - GUE 1

Pedogenesi e aspetti applicativi

       La tessitura dei suoli DIF 1 (Typic Haploxerepts) varia a volte in modo repentino, sia spazialmente che lungo il profilo, da franco sabbiosa a franco argilloso sabbiosa.

       Lo scheletro, da scarso a comune, è costituito da elementi piccoli, di natura metamorfica. Lo stato di aggregazione delle particelle è generalmente debole nell'orizzonte superficiale, mentre negli orizzonti sottosuperficiali risulta ben espresso. Si tratta di un sistema suolo caratterizzato da buona capacità per l'aria senza limitazioni all'approfondimento degli apparati radicali.

        La presenza di pellicole di argilla nei pori, sullo scheletro e sulla faccia degli aggregati, associata ad un leggero incremento dell'argilla stessa in profondità, indicano un processo di lisciviazione che interessa l'orizzonte superficiale. Tale processo è indice dell'indirizzo evolutivo di questi suoli che, tuttavia, non ha determinato la formazione di un orizzonte "argillico" (orizzonte con accumulo di argilla) abbastanza espresso da consentirne la collocazione nell'ordine tassonomico degli "Alfisuoli".

       Il drenaggio è buono e la conducibilità idraulica varia da moderatamente alta ad alta. Ciò garantisce un rapido smaltimento delle acque ed una buona accessibilità dopo le piogge. La capacità di ritenuta idrica è buona.

       Sono suoli scarsamente dotati di sostanza organica, mentre il grado di umificazione della stessa può essere considerato ottimale.

       Il carbonato di calcio sia nell'epipedon che in profondità è assente, la reazione varia da subacida a neutra. Il contenuto in sali solubili è basso, la conducibilità elettrica non supera, nella generalità dei casi 0.1-0.3 mS/cm a 25°C.

     Il complesso di scambio garantisce una buona capacità di trattenere e scambiare gli elementi nutritivi.

       I suoli LIP 1, associati ai suoli appena descritti, si caratterizzano per la tessitura franca o franco sabbiosa sia dell'orizzonte superficiale che di quelli sottostanti. A profondità variabile, ma solitamente al di sotto di 70-80 cm, si rinviene un orizzonte molto ricco di scheletro (> del 70%) con elementi di dimensioni piccole e medie, arrotondati, di natura granitica o metamorfica. La successione di orizzonti è tipica di ambienti deposizionali ad alta energia e la stratificazione è legata alle diverse fasi deposizionali dei sedimenti alluvionali (Fluventic Haploxerepts). La presenza di orizzonti scheletrici limita la profondità utile ed il volume di suolo esplorabile dalle radici. La tessitura grossolana e la presenza di orizzonti scheletrici si riflettono, naturalmente, sul comportamento idrologico dei suoli, infatti la conducibilità idraulica molto alta e la capacità di ritenuta idrica decisamente bassa rappresentano la principale limitazione all'uso agricolo.

      Dal punto di vista chimico i suoli LIP 1 sono subalcalini, localmente alcalini, con contenuto in calcare attivo che oscilla intorno al 3%. Il contenuto in sostanza organica è tendenzialmente basso. Le caratteristiche fisiche, da una parte, e la bassa capacità di scambio cationico dall'altra, creano condizioni scarsamente protettive nei confronti dei rischi di inquinamento degli acquiferi. Questi suoli sono presenti nelle aree prossime agli alvei fluviali attuali.

       Infine, nell'ambiente delle dune litoranee, presenti a ridosso dell'attuale linea di costa, si rinviene la sottounità tipologica GUE 1. Si tratta di suoli poco evoluti, i quali presentano un orizzonte superficiale caratterizzato dall'ingressione di sostanza organica, che poggia direttamente su sabbia incoerente (Psammentic Haploxerolls). Sono suoli di scarso interesse agricolo, tuttavia, sostengono generalmente un rimboschimento di pino marittimo ed eucalipto che svolge una importante azione mitigatrice sui venti salsi provenienti da Est, proteggendo le colture retrostanti.

      L'elaborazione statistica riportata in tabella evidenzia, nell’unità, per ciò che riguarda il pH, la coesistenza di sottounità tipologiche a differente comportamento. La prova dell'HCl può guidare al riconoscimento in campo del suolo di interesse.

Caratteristiche fisico-chimiche del top-soil

N° campioni analizzati: 71

 

Valore

medio

Errore

standard

Deviazione

standard

Argilla (%) 10.86 ±0.89 ±7.34
Sabbia tot. (%) 65.48 ±1.84 ±15.43
pH (H2O) 7.19 ±0.12 ±0.89
Effervescenza 0.96 ±0.15 ±1.22
Sostanza organica (%) 1.32 ±0.09 ±0.55
Conducibilità (mS/cm) 0.2 ±0.03 ±0.14
CSC (meq/100g) 12.7 ±0.87 ±5.08
Densità app. (g/cm3) 1.26 ±0.02 ±0.08