Provincia Pedologica 5

Sistema Pedologico 5A

 

Sottosistema 5.6

Geomorfologia e distribuzione spaziale

      All'unità afferisce un'unica delineazione che interessa la parte centrale della piana alluvionale del fiume Follone. L'unità è estesa 1.200 ha. Il substrato è costituito da sedimenti alluvionali a granulometria varia. Il livello attuale del corso d'acqua è meno rilevato rispetto al piano di campagna pertanto il rischio di esondazione è assente.

Uso del suolo: Ortaggi e frutteto

Capacità d’uso: I - nessuna limitazione

Suolo dominante: CIP 1

Pedogenesi ed aspetti applicativi

     I suoli CIP 1 (Fluventic Haploxerepts), a tessitura da franca a franco-sabbiosa e struttura ben sviluppata ad elementi grossolani, garantiscono un ambiente fisico favorevole allo sviluppo delle radici.

      Sono suoli molto profondi con scheletro assente o scarso. Orizzonti grossolani, posti comunque a profondità tali da non ostacolare lo sviluppo delle radici, garantiscono lo sgrondo delle acque in eccesso. Solo in alcuni casi la falda è presente per periodi più o meno lunghi, comunque mai a profondità inferiori a 100 cm.

      Il contenuto in acqua alla capacità di campo ed al punto di appassimento è rispettivamente 27% e 13,6%; ne risulta una grande quantità di acqua disponibile per le colture. Bisogna tuttavia ricordare che solo una parte di essa può essere considerata "facilmente utilizzabile", poichè l’intervento irriguo deve essere effettuato molto prima di arrivare al punto di appassimento che determina danni irreversibili alle colture

      Nell'unità è presente una certa differenza cromatica fra la fascia centrale e la zona più distale rispetto al corso d'acqua. Quest'ultima infatti presenta suoli con colori più rossi rispetto alla rimanente area. Ciò è da attribuire ad una maggiore evoluzione oltre che ad un minor contenuto in sostanza organica. Va inoltre segnalata la presenza di inclusioni poco estese di suoli caratterizzati da moderata tendenza a fessurare durante il periodo secco. Le fessure interessano lo strato lavorato e solo raramente gli orizzonti profondi; possono ridurre la quantità di acqua disponibile nel suolo favorendo l'evaporazione, ma non sono così espresse da condizionare lo sviluppo degli apparati radicali.

      Le lavorazioni non richiedono particolari precauzioni, i tempi di attesa per entrare in campo ed effettuare le diverse operazioni, dopo piogge che saturano il suolo, sono molto contenuti.

      Dal punto di vista chimico, i suoli di questa unità, sono caratterizzati da basso contenuto di calcare attivo, sempre inferiore al 3%, e da reazione neutra o subalcalina. La sostanza organica è scarsamente presente oltre a essere poco umificata (C/N=24). Il complesso colloidale garantisce una buona capacità di trattenere gli elementi della fertilità apportati con le concimazioni, contenendo i rischi di lisciviazione e di inquinamento degli acquiferi.

 

Caratteristiche fisico-chimiche del top-soil

N° campioni analizzati: 36

 

Valore

medio

Errore

standard

Deviazione

standard

Argilla (%) 12.4 ±1.03 ±5.64
Sabbia tot. (%) 59.97 ±2.15 ±11.97
pH (H2O) 7.15 ±0.17 ±0.68
Effervescenza 1.56 ±0.25 ±1.5
Sostanza organica (%) 1.36 ±0.1 ±0.36
Conducibilità (mS/cm) 0.40 ±0.07 ±0.27
CSC (meq/100g) 15.52 ±1.25 ±4.5
Densità app. (g/cm3) 1.25 ±0.03 ±0.04