Sottosistema 6.8 |
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Geomorfologia e distribuzione spaziale L'unità comprende rilievi collinari con versanti acclivi a profilo rettilineo il cui substrato è costituito da argille siltose plioceniche. Comprende 21 delineazioni per complessivi 11.300 ha, le più estese delle quali si rinvengono nel comprensorio della Locride (basso versante ionico). Sono aree interessate da evidenti fenomeni di degrado dei suoli, causati da un improprio uso agricolo. Le lavorazioni, infatti, in ambienti particolarmente vulnerabili conducono, in un arco temporale ristretto (da pochi anni a qualche decennio), alla riduzione dello spessore degli orizzonti superficiali più fertili, a causa dell'erosione ed alla conseguente perdita di capacità produttiva. Nell'unità sono presenti forme estreme di erosione, quali calanchi e biancane.
Uso del suolo: seminativo (cereali) Capacità d’uso: IVsew / VIswe Suoli: Complesso di DAV 1 / VIA 2 Pedogenesi ed aspetti applicativi La sottounità tipologica DAV 1 si caratterizza per la spiccata idromorfia come dimostrano le colorazioni grigie presenti già nell'orizzonte di superficie. Queste colorazioni tipiche del substrato tendono, nei suoli meglio strutturati e quindi con maggiore disponibilità di ossigeno, a diventare bruno giallastre. Altro processo pedogenetico che si riscontra nei suoli DAV 1 è la lisciviazione dei carbonati che porta alla differenziazione di un modesto orizzonte di accumulo (Bkg). Dal punto di vista tassonomico si collocano negli Inceptisuoli, ordine della Soil Taxonomy che comprende suoli con processi pedogenetici alle fasi iniziali. |
Sono suoli da sottili a moderatamente profondi, a drenaggio lento e privi di scheletro. La tessitura è generalmente franco argillosa, ma una parte consistente della frazione sabbiosa è costituita da sabbia molto fine, per cui il comportamento è più simile ai suoli franco argilloso limosi o franco limosi. Sono suoli molto calcarei, a reazione alcalina, e con elevata conducibilità elettrica. La mancata lisciviazione dei sali solubili dell'orizzonte di superficie conferma il continuo "ringiovanimento" del suolo a spese del substrato a causa della forte erosione. Il contenuto in sostanza organica varia in maniera considerevole nei diversi punti di campionamento, sulla base della gestione attuale o dell'uso storico del suolo. I suoli VIA 2 si differenziano dalla sottounità pedologica VIA 1, già descritta nell’unità 6.3, per appartenere ad un pedoambiente più acclive. Anche in questo caso si tratta, quindi, di suoli scarsamente evoluti, da sottili a moderatamente profondi, idromorfi. Sono estremamente alcalini e molto calcarei. Per gli aspetti gestionali si rimanda a quanto indicato nell'unità 6.3
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