Sottosistema 6.9 |
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Geomorfologia e distribuzione spaziale Comprende versanti rettilinei con pendenze da forti a scoscese. Le numerose delineazioni che compongono l’unità, estesa circa 11.600 ha, sono prevalentemente poste nelle zone più rilevate della Provincia pedologica 6. Il substrato è costituito da sedimenti grossolani dell’Era Terziaria. La copertura vegetale, costituita da macchia mediterranea con prevalenza di specie arbustive, garantisce generalmente la stabilità dei versanti. Tuttavia, nelle aree interessate da periodiche lavorazioni o percorse da incendi si evidenziano gravi fenomeni di erosione.
Uso del suolo: macchia mediterranea con prevalenza di specie arbustive ed in subordine oliveto Capacità d’uso: IVes / VIII Suoli: Complesso di CRU 1 / roccia affiorante |
Pedogenesi ed aspetti applicativi I suoli CRU 1 presentano un orizzonte di superficie di colore bruno-scuro che poggia direttamente sul substrato non pedogenizzato. Contenuti relativamente alti di sostanza organica, garantiti dalla vegetazione naturale, consentono la formazione di una struttura poliedrica moderatamente sviluppata. Non si evidenziano altri processi pedogenetici di rilievo, si tratta quindi di "Entisuoli" (suoli scarsamente evoluti) che presentano contatto litico entro 50 cm dalla superficie (sottogruppo litico della Soil Taxonomy). La tessitura è solitamente grossolana, lo scheletro comune, presentano una bassa capcità di trattenere gli elementi nutritivi e riserva idrica limitata. Dal punto di vista chimico si caratterizzano per il pH subalcalino e per l’assenza di carbonati nell’epipedon. Questi ultimi sono presenti, tuttavia, nel sottostante substrato; ciò comporta, localmente una leggera effervescenza all’HCl anche nell’epipedon a causa della distribuzione in superficie di materiale eroso dal substrato stesso. Sono suoli di scarso interesse agricolo ma estremamente interessanti dal punto di vista paesaggistico e per la tutela da rischio idrogeologico. Sono, infatti, suoli fortemente erodibili per la scarsa coesione fra le particelle ed il loro contributo alla portata solida degli impluvi, in caso di eventi alluvionali, è rilevante. Il loro scarso spessore, inoltre, rende alto il rischio di denudamento del substrato con conseguente desertificazione di aree progressivamente più estese. Tali fenomeni, infatti, sono la causa della presenza di roccia affiorante.
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