Sottosistema 7.5 |
||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Geomorfologia e distribuzione spaziale L'unità cartografica, particolarmente estesa, comprende gran parte dei rilievi collinari con pendenze comprese tra il 13% e il 20%, il cui substrato è costituito da sabbie plioceniche calcaree. I versanti presentano profilo rettilineo e sono interessati da erosione idrica diffusa ed incanalata di moderata entità. Le 30 delineazioni che costituiscono l'unità si estendono complessivamente 15.000 ha e includono anche modesti fondovalle alluvionali non cartografabili.
Uso del suolo: seminativo, oliveto Capacità d’uso: IIIe / IIc Suoli: Complesso di MAR 2 / CUC 1 Pedogenesi ed aspetti applicativi La tessitura franca dei vari orizzonti e l'accumulo di carbonati negli orizzonti profondi (orizzonti calcici) costituiscono i principali elementi caratterizzanti la sottounità tipologica MAR 2. Si tratta di suoli poco evoluti (Inceptisuoli) dove il processo di lisciviazione dei carbonati non è così ben espresso come nella sottounità tipologica MAR 1, evolutasi su superfici più stabili con pendenze inferiori al 13%. La struttura poliedrica subangolare è costituita da elementi grossolani fortemente sviluppati e resistenti che garantiscono una buona capacità per l'aria. La riserva idrica è elevata e il drenaggio buono. |
Dal punto di vista applicativo le problematiche di gestione sono sostanzialmente riconducibili a quanto già indicato per la sottounità tipologica MAR 1, dalla quale si discostano per la differente capacità d'uso. I suoli MAR 2 ricadono, difatti, in terza classe di capacità d'uso per limitazioni legate al rischio di erosione che impongono l'adozione di tecniche conservative di gestione del suolo. Nell'unità sono presenti, in corrispondenza di modesti fondivalle alluvionali, anche i suoli CUC 1. Si tratta di suoli poco evoluti, che conservano ancora ben evidenti le laminazioni corrispondenti alle diverse mandate alluvionali. La tessitura franco-sabbiosa e l'assenza di scheletro caratterizzano sia gli orizzonti superficiali che profondi. I primi 60-80 cm risultano moderatamente strutturati con elementi grossolani poliedrici; la profondità utile alle radici è molto elevata. La conducibilità idrica, moderatamente alta in tutti gli orizzonti, garantisce un buon drenaggio. Screziature di colore rosso si rinvengono esclusivamente al di sotto di 90 cm di profondità e corrispondono a momentanee oscillazioni della falda. La capacità di ritenuta idrica è elevata. Le lavorazioni non richiedono accorgimenti particolari ed i tempi di attesa, dopo piogge che saturano il suolo, sono molto contenuti. Relativamente alle caratteristiche chimiche questi suoli risultano subalcalini con bassi contenuti in calcare attivo; anche i sali solubili risultano scarsamente presenti. Il contenuto in sostanza organica rientra nei valori medi di riferimento. La capacità di scambio cationico medio bassa, costituisce un concreto rischio per ciò che riguarda il dilavamento dei nutrienti, suggerendo concimazioni oculate onde evitare danni economici ed ambientali.
|