Sottosistema 7.6 |
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Geomorfologia e distribuzione spaziale I rilievi collinari con pendenze comprese tra il 20% e il 35% e substrato costituito da sabbie e conglomerati del pliocene ricadono nell'unità cartografica 7.6, costituita complessivamente da 12 delineazioni estese 9.600 ha. L’unità è interessata da erosione idrica diffusa e incanalata di forte intensità.
Uso del suolo: macchia mediterranea, oliveto Capacità d’uso: VIe - VIIe Suoli: Associazione di MAR 3 - PIE 1 Pedogenesi ed aspetti applicativi I suoli MAR 3 e PIE 1 che si rinvengono nell'unità sono caratterizzati, seppure con una certa variabilità, da una scarsa evoluzione dei processi pedogenetici che, a parità di altre condizioni, sono stati influenzati dall'assetto morfologico del rilievo. Nelle situazioni più stabili ritroviamo i suoli MAR 3 (Typic Calcixerepts), profondi, a profilo A-Bw-Bk, con scheletro assente e tessitura franco-sabbiosa in tutti gli orizzonti. Il grado di strutturazione è buono e non presentano alcun limite allo sviluppo degli apparati radicali. Dal punto di vista idrologico la velocità di infiltrazione è moderatamente rapida (>60 mm/h) e il volume di acqua disponibile per le colture supera i 1500 m3/ha. |
Così come i suoli MAR 1, già descritti nell'unità 7.3, di cui rappresentano la fase acclive, anche nei suoli MAR 3 è presente un orizzonte di accumulo dei carbonati al disotto di 80 cm. Nelle aree dove si sono innescati forti processi erosivi ritroviamo la sottounità tipologica PIE 1, caratterizzata da suoli sottili, a profilo A-C (Typic Xeropsamments). L'orizzonte A, di limitato spessore, a tessitura da sabbioso-franca a sabbiosa, poggia direttamente su strati di sabbia incoerente. Tale successione di orizzonti, associata allo scheletro frequente, determina una bassa riserva idrica e un drenaggio rapido. Il pH varia da neutro a subalcalino e non sono calcarei. Il contenuto in sostanza organica è basso così come la CSC, che registra valori sempre inferiori a 10 meq/100g. Gli interventi antropici possono essere esclusivamente rivolti alla conservazione della modesta capacità produttiva attraverso la salvaguardia della vegetazione esistente, nonché attraverso interventi di forestazione nelle aree attualmente interessate da scarsa copertura vegetale.
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