Sottosistema 7.7 |
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Geomorfologia e distribuzione spaziale Ricadono nell'unità cartografica i rilievi collinari con pendenze comprese tra il 21 ed il 35% e substrato costituito da arenarie e conglomerati non consolidati del Miocene. Comprende tre delineazioni, poste nei pressi dell'abitato di Tarsia, estese circa 540 ha.
Uso del suolo: macchia mediterranea Capacità d’uso: VIIe / VIes / VIII Suoli: Complesso di TAR 1 / CRU 1 / roccia affiorante Pedogenesi ed aspetti applicativi In questa unità l'evoluzione dei suoli è fortemente condizionata dai fenomeni erosivi legati all'elevata pendenza. I suoli TAR 1, da sottili a moderatamente profondi, a profilo A-BCt-C appartengono all'ordine degli Entisuoli (dal latino Ent = recente) che identificano per l'appunto suoli scarsamente evoluti in cui non si evidenziano orizzonti diagnostici sufficientemente sviluppati. |
La tessitura sabbioso-franca, che non varia sostanzialmente lungo il profilo, e la presenza di scheletro frequente sono i principali elementi che caratterizzano i suoli TAR 1. Lo scheletro costituito da elementi di dimensioni variabili, unitamente alla tessitura grossolana, determina un ambiente poco favorevole allo sviluppo degli apparati radicali. Il drenaggio è rapido e la capacità di ritenuta idrica moderata. Non sono calcarei e la reazione varia da subacida a neutra. Nella sottounità tipologica CRU 1 (Lithic Xerorthents) l’orizzonte di superficie di colore bruno scuro poggia direttamente sul substrato non pedogenizzato, costituito da arenarie mioceniche. La vegetazione naturale garantisce, generalmente, contenuti relativamente alti di sostanza organica. La struttura è bene espressa e la tessitura grossolana. Presentano scheletro comune ed una bassa capacità di ritenuta idrica. Dal punto di vista chimico si caratterizzano per la bassa capacità di scambio cationico, per il pH subalcalino e per l’assenza di carbonati. Quest’ultimi sono, tuttavia, presenti nel sottostante substrato. La principale problematica di questi suoli riguarda la conservazione delle attuali potenzialità produttive che possono essere facilmente compromesse dai fenomeni erosivi. Occorre dunque incentivare quelle azioni mirate alla salvaguardia della copertura vegetale esistente e alla ricostituzione della stessa nelle aree più esposte a intensi fenomeni erosivi (a volte può essere sufficiente una corretta gestione del pascolo).
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