Sottosistema 8.6 |
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Geomorfologia e distribuzione spaziale
Si tratta di un'area a morfologia ondulata (pendenza inferiore al 20%) che si rinviene in gran parte alla sinistra idrografica del fiume Mesima a Sud, mentre a Nord nelle immediate vicinanze del fiume Amato, in corrispondenza della "Stretta di Catanzaro". L'estensione complessiva è di 7.050 ha suddivisi in dieci delineazioni. Il substrato è costituito da sabbie a grana da fine a grossolana e silts, bruno chiari, localmente con intercalazioni di arenarie. A quote leggermente maggiori si rinvengono piccoli lembi di superfici terrazzate caratterizzate da un ricoprimento continentale rossastro composto da conglomerati sabbiosi e sabbie.
Uso del suolo: macchia mediterranea e in subordine oliveto Capacità d’uso: IIs - limitazioni legate alla profondità ed alla reazione |
Pedogenesi ed aspetti applicativi Nei suoli TAN 1 la pedogenesi agisce direttamente sul sedimento sabbioso sottostante formando orizzonti cambici in cui le caratteristiche del substrato non sono più riconoscibili. Inoltre, i suoli TAN 1 presentano una lisciviazione, appena accennata dei carbonati, che tendono ad accumularsi alla base del suolo sotto forma di concrezioni soffici di carbonato di calcio, estremamente piccole. Sono suoli generalmente molto profondi, con tessitura franca in tutti gli orizzonti e scheletro assente. Gli apparati radicali riescono ad approfondirsi in quanto questi suoli presentano una buona capacità per l’aria. Il comportamento chimico rispecchia le caratteristiche del sedimento originario. Sono suoli alcalini, molto calcarei, nei quali è possibile osservare un decremento regolare con la profondità della sostanza organica. I valori di quest’ultima variano spazialmente con le destinazioni d'uso. La capacità di scambio cationico è alta ed il complesso di scambio è saturato in gran parte da ioni calcio. La morfologia rappresentata da versanti moderatamente acclivi determina, talora, fenomeni di erosione idrica diffusa di modesta entità che tendono a degradare il suolo con asportazione di materiale pedogenizzato e conseguente assottigliamento del topsoil e perdita di elementi della fertilità. In associazione con questi pedotipi (TAN 1) si trovano suoli moderatamente profondi (PIA 1) che geograficamente è possibile localizzare sui lembi residuali dei terrazzi. Anche in questo caso si tratta di Inceptisuoli che si differenziano dai primi, oltre che per la posizione geografica, per il diverso grado di saturazione in basi. Infatti i suoli PIA 1 risultano parzialmente desaturati come evidenziato anche dalla collocazione tassonomica (Dystroxerept per la Soil Taxonomy e Dystric Cambisol per la WRB). |