Sottosistema 8.8 |
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Geomorfologia e distribuzione spaziale
L'unità cartografica, estesa circa 2400 ha e comprendente 4 delineazioni, si localizza in maniera disarticolata tra Capo Suvero e la foce del fiume Oliva. Il paesaggio abbastanza ondulato, caratterizzato da rilievi collinari in via di smantellamento, talvolta sostituiti da superfici suborizzontali debolmente degradanti verso ovest, presenta un substrato argilloso siltoso con locali intercalazioni di sabbie e arenarie di età miocenica.
Uso del suolo: seminativo, oliveto e vigneto Capacità d’uso: IIIsw - IIs Suoli: Associazione di CLE 1 - VUT 1 Pedogenesi ed aspetti applicativi I suoli CLE 1 presentano un evidente comportamento "vertico", infatti è possibile notare facce di scivolamento (slikensides) tra 25 e 65 cm dalla superficie. Da un punto di vista tassonomico non rientrano nell'ordine dei Vertisuoli, poiché il contenuto in argilla dell'orizzonte superficiale non raggiunge il valore soglia previsto dalla tassonomia. La struttura è ben espressa e gli aggregati presentano un buon indice di stabilità. La descrizione del profilo ha anche evidenziato un processo di lisciviazione dei carbonati con incremento degli stessi negli orizzonti sottosuperciali. Altra condizione pedologica dominante è rappresentata dall'idromorfia, infatti, a causa di una minore permeabilità al passaggio con il substrato argilloso si possono formare delle falde sospese. Per tale motivo negli orizzonti sottosuperficiali si ha una bassa disponibilità di ossigeno e l'accessibilità alle radici risulta limitata. La saturazione idrica temporanea dei pori del suolo, che determina assenza di ossigeno per un periodo di tempo relativamente lungo, causa la segregazione localizzata del ferro conferendo alle superfici colori grigi. L'alternanza di condizioni riducenti e ossidanti determina anche la formazione di screziature rosse laddove vi è una maggiore aerazione. |
Sono suoli moderatamente profondi e caratterizzati da una tessitura franco limosa nell'orizzonte superficiale che diviene franco argillosa in profondità; lo scheletro è essente lungo l'intero profilo. Presentano una conducibilità idraulica moderatamente bassa e una riserva idrica elevata. Sono fortemente calcarei, con un elevato contenuto in calcare attivo; la reazione è alcalina. Il contenuto in sostanza organica è elevato per l'orizzonte superficiale e si mantiene superiore all'1% fino ad una profondità di 65 cm. La buona capacità di scambio limita i rischi di dilavamento dei nutrienti e garantisce condizioni ottimali di assorbimento degli stessi. Nei suoli VUT 1, localizzati prevalentemente su superfici subpianeggianti debolmente inclinate verso mare, i caratteri vertici sono più espressi rispetto ai suoli CLE 1. Il profilo rappresentativo evidenzia, anche in profondità, una certa uniformità tessiturale, ma soprattutto colori simili fino a 110 cm dalla superficie. Questi caratteri sono legati al dinamismo delle argille a reticolo espandibile, che si manifesta con la formazione di fessure, larghe alcuni centimetri e abbastanza profonde, in alcuni periodo dell'anno (Vertisuoli). Il processo di omogenizzazione è dovuto al materiale che dall'orizzonte superficiale cade all'interno delle fessure e viene periodicamente inglobato con quello degli orizzonti profondi. Al di sotto dell'orizzonte superficiale, disturbato dalle lavorazioni, si hanno uno o più orizzonti profondi che mostrano concrezioni soffici di carbonato di calcio che, in alcuni casi, possono interessare anche il substrato pedogenetico. Anche in questo caso è possibile osservare delle screziature rosse e grigie in profondità che testimoniano il perdurare di condizioni ossido-riducenti in prossimità del substrato argilloso sottostante. Sono suoli profondi, a tessitura moderatamente fine, alcalini e molto calcarei. Presentano un drenaggio mediocre e sono caratterizzati da una capacità di ritenuta idrica elevata.
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