Provincia Pedologica 9

Sistema Pedologico 9B

 

Sottosistema 9.4

Geomorfologia e distribuzione spaziale

      Si tratta di antiche superfici di spianamento di origine marina modellate sul basamento granitico o su formazioni del terziario e ricoperte da materiali fini di natura vulcanica.

    Tali superfici risultano incise e rimodellate dall'idrografia superficiale e le quote altimetriche medie oscillano intorno ai 600 m slm.

     L'unità è estesa circa 8.300 ha e comprende tre delineazioni corrispondenti all'Altopiano del Poro, al comprensorio a sud-ovest di Vibo Valentia ed ai Piani di Solano.

Uso del suolo: seminativo

Capacità d’uso: IIs - limitazioni legate alla reazione

Suolo dominante: PRU 1

Pedogenesi e aspetti applicativi

     La sottounità tipologica PRU 1 presenta caratteristiche peculiari. Si tratta infatti di suoli di colore bruno scuro dall'aspetto polverulento quando asciutti e con elevata capacità di ritenuta idrica (acqua a pF 4.17 sempre maggiore del 25% a e pF 2.52 generalmente > del 55%), con bassa densità apparente e granulometria di difficile determinazione per la mancata dispersione del campione in esametafosfato di sodio. Le prime determinazioni di laboratorio hanno evidenziato un pH in NaF superiore a 9.5, un pH in acqua costantemente acido ed un contenuto in sostanza organica superiore al 5%. Allo scopo di approfondire le conoscenze su tali tipologie pedologiche è stato avviato uno studio integrato pedologico, chimico, mineralogico e micromorfologico.

    Le indagini finora condotte con il coinvolgimento del Dipartimento di Scienza del Suolo, della Pianta e dell'Ambiente dell'Università degli Studi di Napoli Federico II, hanno provato la genesi vulcanica di questi suoli attestata dalla mineralogia (presenza di vetri e pirosseni), dalle proprietà chimiche (elevati contenuti in Fe ed Al estratti in ossalato di ammonio acido) e micromorfologiche (isotropia della matrice) dei campioni di suolo. Ulteriori indagini consentiranno di datare e stabilire la provenienza del materiale vulcanico dal quale detti suoli si sono originati.

     Dal punto di vista applicativo gli Andisuoli (ordine tassonomico nel quale si collocano i suoli in questione) si caratterizzano per l'estrema porosità e la stabilità della struttura. Gli Andisuoli hanno per definizione una densità apparente inferiore a 0.9 kg/dm3. Data la grande porosità, la permeabilità e la ritenzione idrica sono elevate.

     Così come si può osservare dai dati del profilo rappresentativo dell'unità, questi suoli sono dei notevoli serbatoi d'acqua che, essendo ritenuta in pori di grandi dimensioni, è facilmente ceduta alla vegetazione. Il contenuto in sostanza organica è straordinariamente alto grazie alla stabilizzazione della stessa ad opera del materiale amorfo (complessi organo-minerali stabili).

     Anche la capacità di trattenere e scambiare gli elementi della fertilità è elevata.

   Complessivamente sono suoli particolarmente fertili che sostengono una vegetazione solitamente rigogliosa. Va segnalata, tuttavia, la forte propensione all'immobilizzazione del fosforo, tipica di questi suoli.

     Dal punto di vista della sostenibilità ambientale, trattandosi di suoli a reazione da acida o subacida, è necessario considerare i rischi di degrado che potrebbero derivare da una loro ulteriore acidificazione.

 

Caratteristiche fisico-chimiche del top-soil

N° campioni analizzati: 96

 

Valore

medio

Errore

standard

Deviazione

standard

Argilla (%) 19.3 ±0.76 ±7.22
Sabbia tot. (%) 45 ±1.42 ±13.56
pH (H2O) 6.18 ±0.13 ±0.68
Effervescenza 0.23 ±0.07 ±0.69
Sostanza organica (%) 5.72 ±0.6 ±1.79
Conducibilità (mS/cm) 0.14 ±0.01 ±0.07
CSC (meq/100g) 20.09 ±1.04 ±2.94
Densità app. (g/cm3) 0.89 ±0.01 ±0.03