CARTA DELLA VULNERABILITA’ DA

NITRATI DI ORIGINE AGRICOLA DELLA REGIONE CALABRIA

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La tematica relativa al rischio di inquinamento delle acque da nitrati di origine agricola è di grande attualità. La Direttiva 91/676/CEE, recepita in Italia con il Decreto Legislativo 152/99 e successive integrazioni, pone l'obiettivo di:

Al fine di stabilire un livello generale di protezione delle acque, il Codice di Buona Pratica Agricola, che le Regioni sono chiamate ad integrare sulla base delle esigenze locali, è di raccomandata applicazione anche al di fuori delle zone vulnerabili.

Sul piano metodologico, l'individuazione delle zone vulnerabili deve basarsi sulle caratteristiche fisiche ed ambientali delle acque e dei terreni che determinano il comportamento dei nitrati nel sistema acqua/suolo. L'allegato 7 al D.L. 152 evidenzia l'opportunità di procedere ad un'indagine preliminare di riconoscimento da realizzare in scala 1:250.000, suscettibile di sostanziali approfondimenti e aggiornamenti sulla base di nuove indicazioni tra cui, in primo luogo, i dati provenienti dalla prevista attività di monitoraggio.

Il presente lavoro rappresenta un progresso significativo nell’applicazione delle norme sulla salvaguardia dei corpi idrici considerati nella loro interazione con la risorsa suolo (D.M. 152/99, D.M. 258/2000).

CONCLUSIONI

Il degrado della qualità delle risorse idriche, in generale, rappresenta una realtà complessa legata all’azione combinata di diversi fattori.

I metodi di produzione agricola intensiva, che comportano un maggiore impiego di fertilizzanti chimici ed una maggiore concentrazione di capi di bestiame in piccoli appezzamenti, favoriscono l’inquinamento idrico da nitrati.

L’agricoltura è chiamata con sempre maggiore evidenza ad assumere un ruolo di presidio del territorio nell’ottica dell’uso sostenibile di risorse naturali limitate quali acqua e suolo, dal momento che il settore primario ne è tra i principali fruitori.

Il corretto recepimento degli indirizzi di politica Comunitaria in materia agroambientale, nonché la corretta gestione dei fondi destinati allo sviluppo rurale devono basarsi sull’adozione di strategie di protezione e miglioramento dell’ambiente, in modo particolare sull’applicazione della Direttiva nitrati (91/676/CEE).

Per ottenere un corretto rapporto fra agricoltura e ambiente è necessario disporre di strumenti di conoscenza approfondita del territorio, facilmente aggiornabili attraverso l’implementazione di nuove informazioni, sui quali basare le scelte programmatiche.

La carta della vulnerabilità da nitrati di origine agricola della regione Calabria, elaborata sulla base-dati disponibile a livello regionale, rappresenta un quadro organico di riferimento che, se da una parte costituisce la base per gli aggiornamenti successivi in scala di semidettaglio (1:50.000), dall’altra fornisce gli elementi per la definizione e l’adozione dei “programmi d’azione” finalizzati alla protezione delle acque.


G. Aramini, C. Colloca, A.M. Corea, R. Paone(*), T. Marsico, A. Caruso, G. Bruno(**)

S. Grasso, D. Caridi, P. Paleologo(***), D. Sommariva(****)

(*) ARSSA – Servizio Agropedologico – via Cagliari – Catanzaro Lido (CZ)

(**) Borsiste presso il Servizio Agropedologico – Catanzaro Lido (CZ)

(***) ARSSA – Servizio SITAC – via degli Arconti, 2 – Reggio Calabria

(****) Borsista presso il Servizio SITAC – Reggio Calabria