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Studi fitosociologici > Carte foce del Crati
Progetto Phytos.I.S (Phytosociological Information System):
Foce del Fiume Crati - cartografie derivate ed integrate
Carta Della Vegetazione Reale Nel 1954
Nell’elaborare la carta della vegetazione reale riferita all’anno 1954, sono state riunite alcune tipologie di vegetazione che non potevano essere discriminate dal solo processo foto-interpretativo, ad esempio, gli alneti e i pioppeti a pioppo bianco, i quali sono stati riuniti sotto la denominazione di boschi igrofili. I controlli in campo hanno permesso, attraverso l’osservazione della vegetazione attualmente presente e l’analisi della sua dinamica evolutiva, di convalidare l’interpretazione dei fototipi svolta sulle foto aree del 1954
Dinamismo Della Vegetazione – Carta Delle Geoserie
Le fitocenosi rilevate nell’area della foce del Crati rientrano tutte nella fascia bioclimatica termomediterranea. Esse si distribuiscono a quote comprese tra 1 e 5 metri s.l.m. in funzione di parametri edafici, quali soprattutto la disponibilità idrica, il grado di salinità, la tessitura del suolo, ma anche in relazione all’impatto che hanno le attività antropiche sull’ambiente.
La forte influenza dei fattori edafici sulla vegetazione tende a bloccare la sua evoluzione dinamico-temporale verso aspetti più maturi. Vegetazioni appartenenti a classi molto diverse fra di loro coesistono nello stesso limitato territorio, instaurando stretti rapporti di tipo catenale e, più limitatamente, seriale.
Le dinamiche di distribuzione catenale possono risultare assai complesse. In effetti, gli ambienti umidi, come le paludi costiere, sono biotopi in cui si assiste a repentine variazioni dei fattori ecologici anche a distanza di pochi metri. In conseguenza di ciò la vegetazione, adattandosi alle differenti situazioni ecologiche, mostra una straordinaria variabilità e ricchezza in termini di fitocenosi. Non a caso, nell’area della foce del Crati, su poco più di 360 ettari sono state rilevate ben 36 fitocenosi, che occupano spesso piccolissime aree.
In questi casi, la distribuzione delle fitocenosi può essere rappresentata schematicamente attraverso geoserie di vegetazione, o geosigmeti, adatte a descrivere la distribuzione spaziale delle associazioni vegetali in risposta a particolari “gradienti” ecologici.
Geoserie della vegetazione psammofila.
Le fitocenosi della geoserie psammofila si distribuiscono per fasce in funzione della distanza dal mare. Il mare, infatti, influenza la vegetazione sia in maniera diretta (moto ondoso, mareggiate, marea) che indiretta (aerosol marino).
Nell’area cartografata, la geoserie psammofila è fortemente antropizzata, soggetta al calpestio ed al passaggio di mezzi gommati, nonché all’accumulo di rifiuti trasportati attivamente dai bagnanti o passivamente dalle mareggiate.
Geoserie della vegetazione delle paludi costiere salmastre.
Le fitocenosi della geoserie delle paludi costiere salmastre si distribuiscono in fasce in funzione della salinità, a sua volta correlata al contenuto idrico del suolo e, in subordine, alla granulometria del substrato.
Generalmente, le specie alofile sono in grado di sopportare elevate concentrazioni saline, ma il meccanismo di tolleranza può essere molto diverso. Alcune cenosi (canneti, scirpeti e giuncheti) riescono a sopportare le acque salmastre, purché durante tutto l’anno venga garantita la presenza del mezzo liquido, che compensa l’aridità fisiologica.
Geoserie della vegetazione igrofila dulciacquicola.
Le fitocenosi delle geoserie igrofile delle acque dolci si distribuiscono per fasce in funzione del grado di umidità del suolo, che è diretta conseguenza della sua granulometria, ma anche della distanza dal fiume, della presenza di acqua corrente o stagnante e della variazione annuale del livello dell’acqua dovuta alle piene o all’innalzarsi della falda freatica.
Per praticità, viene distinta una geoserie della vegetazione dulciacquicola riparia, ossia dei tratti prossimi al corso del fiume ed interessati dalle esondazioni, ed una geoserie della vegetazione dulciacquicola planiziaria, più distante dal corso d’acqua e in genere separate dalla dinamica fluviale anche in conseguenza della costruzione degli argini artificiali. Tuttavia, non mancano i casi in cui entrambe le geoserie sono strettamente interconnesse.
Carta Della Naturalità Vegetazione.
Definisce la naturalità di una tipologia di vegetazione in relazione alla posizione occupata nella serie dinamica secondo la seguente scala a 6 valori ormai ampiamente adottata in campo geobotanico: molto elevata, elevata, media, bassa, scarsa, nulla.